Continua la nostra campagna "Il carcere è un pezzo di città", promossa con l'obiettivo di includere anche i sindaci nell'articolo 67 dell'ordinamento penitenziario, vale a dire tra quelle autorità cui la legge riconosce il diritto a visitare gli istituti di pena. L'obiettivo è avvicinare il carcere alla società, contribuire alla sua non rimozione. Per questo è importante che i sindaci siano i primi a potersi interessare, e a poter essere messi nelle condizioni di farlo, a cosa avviene in questo loro pezzo di città.
Dopo essere stati nelle carceri di Livorno, Torino e Bologna con i sindaci Nogarin, Appendino e Merola, ieri è stata la volta della visita al carcere dell'Ucciardone, uno dei due che insistono nel Comune di Palermo, insieme al Sindaco Leoluca Orlando.
"I Palermitani che vivono all'Ucciardone o a Pagliarelli – dichiara il Sindaco, Leoluca Orlando - sono Palermitani a tutti gli effetti, con diritti e doveri. Lo Stato e le Istituzioni hanno il diritto dovere di assisterne e favorirne percorsi di riconoscimento e di reinserimento".
"È una esigenza che impegna i Sindaci a collaborare, dove possibile e per le proprie competenze, con le strutture carcerarie per servizi ai detenuti o alle loro famiglie" ha dichiarato Pino Apprendi, presidente di Antigone Sicilia. "A volte basta un bus o una pensilina all'ingresso di un carcere per alleviare le sofferenze anche fisiche dei familiari che visitano i ristretti".
Nelle prossime settimane i nostri osservatori saranno impegnati in visite con altri primi cittadini.