In data 11 settembre 2019 una delegazione di Antigone ha fatto visita alla casa circondariale di San Vittore "Francesco di Cataldo". La struttura contava 1076 detenuti presenti, e oltre il 62% di stranieri, con una significativa sofferenza legata al sovraffollamento (capienza regolamentare 798), considerate le chiusure del 2° del 4° raggio e del Conp (Centro di osservazione neuropsichiatrica) che riducono sensibilmente questa cifra, facendo salire il sovraffollamento oltre il 160%. In tale data la delegazione ha potuto constatare la presenza nel centro clinico della casa circondariale di una persona che versa in gravi condizioni di salute, già dichiarate incompatibili con la detenzione dal magistrato di sorveglianza competente.
Il ristretto è stato rimandato presso la casa circondariale dal reparto sezione V dell'ASST san Paolo, che si era occupata del trattamento in acuzie e che non prevede una lungodegenza in data 2/9. Questa situazione risulta particolarmente incresciosa, in primo luogo perché configura un'ingiusta detenzione, e in secondo luogo viste le necessità di spazi per ovviare al sovraffollamento presente in struttura. Pertanto, l'associazione ha richiesto alle autorità sanitarie e penitenziarie di ricollocare il degente in una struttura adeguata e in grado di fornire le cure richieste dal caso. Si auspica una rapida soluzione della vicenda, in cui si configura una palese violazione dei diritti della persona, inaccettabile in una città attenta a tali tematiche qual è Milano.