Nei giorni scorsi Mauro Palma, Garante nazionale delle persone private della libertà personale, ha chiesto chiarimenti al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in merito ad una esercitazione che aveva visto protagonisti alcuni agenti della Polizia Penitenziaria (esercitazione ripresa in questo video) e che in alcun modo verteva sulle delicate funzioni assegnate ai componenti di questo corpo. Proprio questa richiesta ha portato alcuni sindacati autonomi della penitenziaria ad attaccare il Garante. Questa la nostra presa di posizione in merito a questi ultimi:
"L'attacco di alcune organizzazioni sindacali autonome di polizia penitenziaria al Garante nazionale delle persone private della libertà va oltre l'ordinaria polemica. Addirittura si arriva a chiedere la chiusura dell'ufficio. Ricordiamo che organismi di controllo dei luoghi di detenzione sono previsti dall'ordinamento internazionale e sono presenti in tutti i paesi democratici e non solo; temere il lavoro di prevenzione di un organismo indipendente significa barricarsi dentro le proprie funzioni e non fa presagire nulla di buono. Notiamo purtroppo con dispiacere che non si è radicata dentro alcune sigle sindacali una cultura dei diritti umani. Ricordiamo anche che la tortura è un crimine contro l'umanità. Siamo certi che la gran parte dei poliziotti che lavorano nel solco della legalità sono invece grati a chi, come il Garante nazionale, fa uscire il loro lavoro da quel con d'ombra dove altri vorrebbero riporlo".