COMUNICATO STAMPA - ANTIGONE/LEGITTIMA DIFESA. Dichiarazione di Patrizio Gonnella, Presidente di Antigone
E’ sbagliato, pericoloso, grave cambiare nuovamente le norme sulla legittima difesa sull’onda di fatti di cronaca o delle emozioni popolari. L’articolo 52 del codice penale è stato già modificato dal governo Berlusconi nel 2006 a fine legislatura per evidenti motivi elettorali. Quella norma fu voluta insieme alla legge Cirielli sulla recidiva e alla Fini-Giovanardi sulle droghe per cercare di recuperare il consenso perduto.
Tutti i penalisti liberali e democratici sanno che non si cambiano le norme a ogni piè sospinto, che il legislatore deve essere razionale e non deve assecondare gli umori da bar altrimenti è facile che di scivolamento in scivolamento si arrivi a legittimare la pena di morte.
Era il 1997 quando Antigone promosse un convegno che aveva quale tema l'Ombudsman nei luoghi di privazione della libertà. Sono trascorsi quasi vent'anni e l'Italia ha finalmente nominato una figura di monitoraggio.
Siamo oggi nel 2016 e il tema della tutela dei diritti e della dignità delle persone detenute o comunque private della libertà resta un tema civile e politico di grandissima rilevanza su scala nazionale e internazionale.
Di questo vogliamo discuterne insieme a chi ha un ruolo in ambito sovranazionale o nazionale di prevenzione della tortura, ai responsabili degli apparati di sicurezza e alle ONG.
Per farlo abbiamo organizzato il Convegno Internazionale "Dignità e diritti umani nei luoghi di privazione della libertà. L'istituzione del National Preventive Mechanism in Italia" che si terrà a Roma il 20 e 21 maggio 2016.
IL PROGRAMMA
LE BIO DEI PARTECIPANTI (in fase di aggiornamento)
Per partecipare è necessario essere iscritti. Le iscrizioni sono state chiuse il 18 maggio alle 14 per il venerdì. Per la giornata di sabato l'accesso è libero.
Il convegno è riconosciuto come attività formativa dall'Ordine degli Avvocati di Roma, utile per l'acquisizione di 13 crediti formativi ordinari.
Aiutaci a sostenere le spese organizzative del Convegno con una donazione. Puoi farlo seguendo le modalità indicate qui e specificando nell'oggetto "Convengo internazionale maggio 2016".
Tutte le donazioni a favore di Antigone sono fiscalmente deducibili o detraibili.
COMUNICATO STAMPA - DAL 23 AL 25 APRILE SUI CAMPI DI CALCIO DI SERIE A E B "VERITA' PER GIULIO REGENI"
Amnesty International Italia, Antigone e Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili (Cild) hanno espresso il loro apprezzamento nei confronti della Lega calcio di serie A e della Lega calcio di serie B per aver confermato la loro adesione alla richieste delle tre associazioni di portare sui terreni di gioco, nelle partite dal 23 al 25 aprile, lo striscione "Verità per Giulio Regeni".
"Come già in passato il mondo del calcio, dai dirigenti agli atleti e ai tifosi, potrà dare un importante segnale di attenzione e di sensibilità, aderendo alla richiesta che si arrivi al più presto alla verità sulla sparizione e l'uccisione a seguito di tortura in Egitto del giovane ricercatore italiano Giulio Regeni" - hanno dichiarato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia e Patrizio Gonnella, presidente di Cild e Antigone.
Le tre associazioni hanno auspicato che, anche di fronte a eventuali perplessità di società sportive o singoli calciatori, l'iniziativa possa svolgersi in tutti gli stadi con modalità ampiamente visibili dagli spettatori presenti allo stadio e dal pubblico televisivo.
E' stato presentato questa mattina a Roma Galere d'Italia, XII Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione.
I dati che emergono è come dalla fine dell'anno al 31 marzo 2016 ci siano 1331 detenuti in più. Il tasso di affollamento è attualmente al 108% e 3950 persone siano prive di un posto regolamentare.
Il tasso di detenzione è invece nella media europea. L'Italia ha circa 90 detenuti ogni 100 mila abitanti. Ancora troppi sobo invece gli imputati. I detenuti in attesa di sentenza definitiva sono il 34,6% del totale (la media europea è del 20,4%).
I detenuti stranieri sono meno in percentuale rispetto al 2009. Oggi raprresentano il 33,45% della popolazione detenuta. La media europea è del 21% circa. Sono in percentuale ben più alta rispetto agli italiani in custodia cautelare.
Cresce l'istituto della messa alla prova. I dati ci dicono che le misure alternative alla detenzione e il braccialetto elettronico portano la recidiva a tassi prossimi allo zero.
Durante la conferenza stampa sono stati inoltre presentati i risultati delle visite dell'Osservatorio di Antigone nelle sezioni psichiatriche, nonché alcuni dei casi seguiti dal difensore civico dell'Associazione relativamente ad episodi di morti e presunte violenze.
Di seguito riportiamo alcuni materiali realizzati per la presentazione dello stesso in cui tutti questi dati sono esposti nel dettaglio.
COMUNICATO STAMPA - Matei/Antigone. Caso Matei: le dichiarazioni di Patrizio Gonnella, presidente di Antigone
“Vanno viste le motivazioni. Quanto finora letto fa rabbrividire. Siamo tornati alla caccia alle streghe”. A dirlo è Patrizio Gonnella, presidente di Antigone – associazione che da 25 anni si occupa di garanzie nel sistema penale –, riferendosi al caso di Doina Matei, la ragazza romena che nove anni fa uccise Vanessa Russo sulla metropolitana di Roma.
“Siamo in attesa di valutare le ragioni giuridiche della revoca della semilibertà. Si è scatenato un putiferio per le foto pubblicate dalla ragazza su facebook. Ma è vietato sorridere? E’ criminale farsi fotografare?”.
Antigone, con il patrocinio di Usigrai e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ha organizzato il convegno "Libertà di parola. Il diritto delle persone detenute ad esprimere il proprio pensiero e ad essere informate", che si terrà giovedì 28 aprile 2016, dalle ore 9.00 alle ore 14.00 presso la Sala Teatro della Casa Circondariale Rebibbia Nuovo Complesso (via R. Majetti 70, Roma)
Di seguito il programma completo:
SALUTI D’APERTURA: Mauro Mariani (Direttore CC Rebibbia Nuovo Complesso); Santi Consolo (Capo Dipartimento per l'Amministrazione Penitenziaria); Vittorio di Trapani (Segretario Usigrai).
INTRODUCE E COORDINA: Susanna Marietti (Antigone).
Un intervento di Salvatore Braghini, presidente di Antigone Abruzzo a proposito della REMS di Barete.
Le REMS (Residenze per l'Esecuzione della Misura di Sicurezza sanitaria) sono le strutture chiamate ad accogliere l’esecuzione della misura di sicurezza (detenzione) e, al tempo stesso, l’attivazione di percorsi terapeutico riabilitativi territoriali per i soggetti dopo la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari avvenuta il 31 marzo 2015.
Qui l'intervento di Braghini.
COMUNICATO STAMPA - Caso Regeni. Le dichiarazioni di Patrizio Gonnella sulle ultime notizie e l'incontro con gli investigatori egiziani
“Se la verità per Giulio Regeni significasse incriminare le più alte cariche dello Stato egiziano lo si faccia”. È quanto dichiara Patrizio Gonnella, presidente di Antigone e CILD, a seguito delle rivelazioni riportate oggi dal quotidiano “la Repubblica”, provenienti da una fonte anonima.
“Ci fidiamo delle autorità giurisdizionali italiane” prosegue Gonnella. “In vista dell’incontro di domani e venerdì con gli investigatori del Cairo, chiediamo determinazione nella ricerca della verità contro depistaggi e capri espiatori”.
Ieri è stato presentato il 1° Rapporto regionale sugli istituti di pena marchigiani. Realizzato da Antigone Marche è frutto delle visite che, annualmente, i nostri Osservatori regionali svolgono nelle carceri.
Il Rapporto offre uno sguardo importante - e indipendente - sulla realtà carceraria di questa regione. Uno strumento utile per gli addetti ai lavori e per tutti i cittadini che hanno a cuore o vogliono semplicemente conoscere, come si vive nelle carceri.
Potete leggere e scaricare il Rapporto qui.
Comunicato Stampa - IN CAMPO PER GIULIO REGENI. CILD, ANTIGONE E AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA PROMUOVONO UNA SERIE DI INIZIATIVE PER CHIEDERE LA VERITÀ PER IL RICERCATORE UCCISO AL CAIRO
In campo per chiedere Verità per Giulio Regeni. Il 3 aprile saranno due mesi da quando il corpo del giovane ricercatore italiano venne trovato senza vita al Cairo. In questi due mesi non sono stati fatti passi avanti significativi per fare luce sulle responsabilità del rapimento, le torture e l’uccisione di Giulio.